La legge di Stabilità 2016 annunciata dal governo Renzi, intende prorogare le agevolazioni nella misura prevista per il 2015 ed ampliare la platea dei beneficiari.
Più nel dettaglio, per l’anno 2015 la percentuale di detrazione fiscale riconosciuta sui lavori di ristrutturazione edilizia è pari al 50% delle spese sostenute. Per i lavori riguardanti il risparmio, la percentuale di detrazione è confermata al 65% delle spese sostenute.
I soggetti interessati sono i proprietari degli immobili, nonché coloro che godono di diritti reali (uso, usufrutto, abitazione), gli inquilini, i coniugi conviventi anche se non proprietari.
I lavori devono rientrare necessariamente in una delle seguenti categorie:
Per i lavori consistenti in manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione edilizia e risanamento conservativo, l’agevolazione consiste in una detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute nell’anno 2015. Se gli stessi lavori di cui sopra hanno come fine il miglioramento energetico dell’immobile, allora è possibile usufruire, in alternativa alla detrazione del 50%, della detrazione fiscale del 65%. In questo caso sono però richiesti maggiori adempimenti.
Per poter usufruire dell’agevolazione fiscale, è necessario che i lavori vengano eseguiti dietro conferimento di specifico mandato alla ditta (mediante stipulazione di un contratto di appalto); è necessario che tutte le spese siano documentate da fatture intestate a colui che sostiene la spesa ed usufruisce dell’agevolazione; è necessario che tutte le fatture siano pagate a mezzo bonifico bancario riportante i dati anagrafici e il codice fiscale del soggetto che beneficia dell’agevolazione, nonché i dati anagrafici e il codice fiscale o partita Iva della ditta che riceve il bonifico, nonché gli estremi normativi di riferimento. Faccio presente che le banche hanno già predisposto un modello di bonifico che contiene in sé tutti gli elementi richiesti dalla normativa.
Per quanto riguarda il beneficio del 65% relativo agli interventi di risparmio energetico, oltre a quanto sopra detto, è necessaria anche la perizia ed asseverazione di un tecnico abilitato che indichi gli indici energetici conseguiti dall’edificio. Detta asseverazione deve essere inoltrata, in allegato ad una comunicazione, all’Enea.
I serramenti sono la frontiera di un involucro edilizio, più specificatamente ne rappresentano uno dei punti più delicati, tanto dal punto di vista prestazionale delle costruzioni quanto da quello estetico, perché sono i luoghi dove l’interno e l’esterno comunicano visivamente, ed in vario modo a seconda del tipo di serramento e dell’ambiente interno che proteggono. In alcuni casi, come quello degli infissi per i box auto ed i garage, la ricerca è usualmente più strettamente legata al tipo di utilizzo che si associa all’ambiente in questione.
Schuco sistema Simply Smart: Sezione InfissoIn anni in cui le norme e le regole costruttive impongono di scegliere, progettare ed installare serramenti che assicurino comfort e prestazioni di contenimento della spesa energetica, le industrie del settore rispondono con attenzione a tali sollecitazioni, integrando la ricerca tecnologica con il design di prodotto, ormai un valore aggiunto irrinunciabile dal punto di vista commerciale per tutti i consumatori.
L’innovazione di prodotto, nei sistemi per infissi, abbraccia tutti i punti accennati sopra, soprattutto quelli relativi all’efficienza energetica, e a queste caratteristiche aggiunge soluzioni per semplificare i sistemi di posa in opera, migliorare le meccaniche, facilitare la manutenzione da parte dei fruitori e così via. Proviamo a vedere un paio di novità presentate di recente da alcune importantissime aziende di livello internazionale.
Infissi e serramenti, innovazione di prodotto
La prima innovazione di prodotto è quella proposta da Schüco con il sistema di finestre AWS denominate SimplySmart, nome che l’azienda ha scelto per definire un nuovo approccio di progettazione, lavorazione e installazione delle proprie soluzioni che punta all’efficienza energetica, al design e all’estrema facilità di installazione.
Schüco AvanTec SimplySmartImpiegando nuovi ed esclusivi componenti di prodotto, appositamente studiati nell’ambito delle delle tecnologie SimplySmart, è possibile oggi ottenere la prima apparecchiatura a scomparsa al mondo con angolo di apertura a 180°, contrassegnata da un design minimalista con la sola maniglia in bella vista, i cui valori estetici si adattano a tutti i contesti, potendo personalizzare i colori a scelta. La particolarità del sistema SimplySmart è il tenere in conto le esigenze di tutti, dai consumatori ai progettisti e ai serramentisti.
In sintesi il Sistema Schüco AvanTec SimplySmart, grazie alla speciale tecnologia di aggancio, che permette di collegare i componenti dall’esterno direttamente sulla sede del profilo Schüco, senza necessità di lavorazioni negli angoli, consente, oltre all’apertura universale dell’angolo dell’infisso, di mantenere a scomparsa gli elementi funzionali come cardini, compassi o rullini di chiusura, che possono essere montati senza utensili nel telaio, senza compromettere l’estetica dell’infisso.
Ideali per assecondare le scelte estetiche più moderne di tanti progettisti, gli infissi con tecnologia SimplySmart semplificano il lavoro del serramentista, arrivando a far risparmiare circa il 10% del tempo attualmente richiesto per il montaggio degli infissi.
In particolare, queste caratteristiche sono garantite dalla nuova guarnizione centrale di tenuta perimetrale, adattata a questo tipo di applicazione e in pura gomma micro cellulare, che garantisce la massima facilità di montaggio, l’elevata tenuta del sistema e tempi di lavorazione più rapidi, e i nuovi elementi angolari che fungono contemporaneamente anche come distanziatori per i supporti del vetro, che permette di velocizzare e semplificare il montaggio della schiuma cellulare.
Hormann ThermoFrame: comfort termico in garage Un particolare know-how e competenza tecnologica sono quelli richiesti dall’innovazione nel settore dei serramenti per i portoni per garage e in questo settore una delle recenti novità è quella presentata da Hörmann: il nome del prodotto è ThermoFrame ed è uno specifico infisso studiato per migliorare la coibentazione termica di un portone sezionale da garage riducendo al contempo i costi per il riscaldamento.
Questo prodotto va incontro alle esigenze di coloro che utilizzano lo spazio del garage non solo per la sosta dell’auto ma anche per dedicarsi ai propri hobby del tipo fai-da-te o, magari, hanno spazio a sufficienza per attrezzare anche una piccola palestra privata. In tali situazioni, il classico box-garage diventa uno spazio poco ospitale, nelle stagioni estreme, perchè molto freddo d’inverno e molto caldo d’estate.
Ecco che chi utilizza in modo molto più attivo il proprio garage, per goderne appieno lo spazio per tutti gli usi di svago che desidera, può eliminare il problema degli spifferi d’aria sostituendo la vecchia chiusura con un portone sezionale a doppia parete, scelta valida in particolare nei casi Hormann: portoni sezionali con profili ThermoFramein cui l’autorimessa è a contatto diretto con l’abitazione. In questo caso si possono scegliere i portoni LPU Hörmann, i quali utilizzano un riempimento isolante di 42 mm di spessore continuo e nonostante le notevoli dimensioni (5 metri di larghezza e 2,1 di altezza), presentano un coefficiente di coibentazione di 1,4 W/m2K, comparabile con quello di un muro di mattoni di 24 cm di spessore.
Per incrementare la coibentazione termica del portone, poi, Hörmann propone ThermoFrame, il nuovo ed esclusivo profilo in materiale sintetico in grado di garantire un taglio termico tra telaio e muratura, migliorando la coibentazione fino al 15% e riducendo la dispersione del calore grazie a guarnizioni a labbro supplementari su entrambi i lati e nella parte superiore del portone. Grazie a queste caratteristiche ThermoFrame è la soluzione ideale per potersi godere il tempo libero al caldo, senza spifferi e mantenendo bassi i costi per il riscaldamento.
Il Fisco ha ricordato che gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili ad uso abitativo beneficiano dell’Iva agevolata al 10%.
L’aliquota ridotta vale sia per la realizzazione dei lavori sia per la fornitura dei beni necessari alla realizzazione dell’intervento. Fanno eccezione i beni significativi, cioè quelli che costano più dell’intervento in sé per sé. Rientrano tra i beni significativi quelli indicati dal DM 29 dicembre 1999, come ascensori e montacarichi, infissi esterni ed interni, caldaie, videocitofoni, apparecchiature di condizionamento e riciclo dell’aria, sanitari e rubinetterie da bagno, impianti di sicurezza.
Su questi beni si applica l’Iva al 10% fino a concorrenza del valore della prestazione, considerato al netto del valore dei beni significativi.
Ciò significa che l’aliquota agevolata si applica alla differenza tra l’importo complessivo da far pagare al committente e il valore dei beni significativi.
Per fare un esempio si può considerare un intervento di ristrutturazione che costa in totale al committente 10 mila euro. La cifra si suddivide in 4 mila euro corrispondenti ai costi per effettuare i lavori e 6 mila euro per l’acquisto degli infissi, che rientrano nei beni significativi.
Come spiegato prima, gli infissi costano più dell’intervento vero e proprio. Fino a 4 mila euro, cioè fino a concorrenza del valore della prestazione, si applicherà l’aliquota agevolata al 10%. Sulla parte eccedente, cioè sui 2 mila euro rimanenti, si dovrà invece applicare l’Iva ordinaria con aliquota al 22%.
Il 22 maggio scorso è stata emessa la revisione della norma UNI 7697 “Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie” che regola la scelta del tipo di vetro da impiegare nelle varie applicazioni in funzione delle destinazioni d’uso e dei rischi in materia di sicurezza.
Tra le novità più importanti impone l’obbligo in capo ai produttori di infissi dell’adozione di vetrate isolanti dotate di lastre interne di sicurezza nel caso siano poste ad altezza superiore di 100 cm dal piano di calpestio.
In particolare prevede che:
le lastre interne di vetrocamere di serramenti, posti ad altezza superiore ai 100 cm dal piano di calpestio, siano di sicurezza.
Possono essere di vetro temprato oppure stratificato così classificati per quanto riguarda la resistenza all’urto secondo UNI EN 12600:
Questo comporta che per le finestre poste sopra il metro dal piano calpestio il vetro interno deve essere un vetro di sicurezza, quindi a differenza del vecchio dettato normativo la revisione della norma impone per le finestre sempre una lastra stratificata 3+3.1 lato interno.
Ulteriori novità introdotte dalla norma sono:
Per tutte quelle applicazioni come: parapetti, tettoie, pavimenti, gradini calpestabili, in cui la rottura di tutti i vetri stratificati comporti il collasso del manufatto, non potranno più essere realizzati se non prevedendo almeno uno dei seguenti componenti: Vetro ricotto, plastico rigido, vetro indurito.
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